Start up innovative, al via la costituzione on line senza notaio. (Davvero?)

27/07/2016

Dal 20 Luglio 2016, chiunque potrà costituire una nuova startup innovativa sotto forma di SRL ordinaria direttamente online, senza notaio.

Grazie ad una applicazione web, già provata e veramente ben fatta, è possibile, – utilizzando la propria firma digitale come sistema di autenticazione e validazione – costituire la propria impresa innovativa senza avvalersi della consulenza di un notaio. Questa procedura è uno degli effetti del C.D. Investment Compact varato lo scorso anno.

Dopo la direttiva emanata lo scorso primo luglio dal Ministero dello sviluppo economico, in soli 20 giorni la procedura è finalmente operativa, a partire dal sito http://startup.registroimprese.it -> “Crea la Tua Startup”.

L’abbiamo provata, funziona molto bene riuscendo a semplificare, soprattutto grazie agli step ben delineati, la costruzione dell’atto costitutivo e anche dello statuto sociale. Peccato che il salvataggio del lavoro non avvenga sulla piattaforma, ma su files che il promotore deve salvare sul proprio dispositivo. Sarà in ogni caso sempre possibile ricaricare sulla piattaforma il file salvato per reimportare il lavoro svolto.

Infocert offre per i primi mesi un servizio di supporto gratuito per la compilazione della piattaforma.

Startup senza notaio. Davvero?

Il Consiglio nazionale del Notoriato ha però deliberato nei giorni scorsi di presentare ricorso al Tar Lazio contro il decreto ministeriale che stabilisce le modalità di redazione degli atti costitutivi di società a responsabilità limitata startup innovative e, di conseguenza, contro il decreto direttoriale del primo luglio 2016 e la circolare 3691/C 2016, che sono strettamente collegati al precedente decreto di febbraio.

Si viene a creare così una situazione di grande incertezza sull’argomento che, considerando la tipica lentezza della giustizia italiana, durerà a lungo, limitando ancora le prospettive di una ripresa economica che grazie al digitale potrebbe consolidarsi.

E per dirla alla “Quintarelli”…

proprio ieri parlavo con un gestore di un piccolo fondo USA, che ha scelto di venire ad abitare in Italia per la qualità della vita, che sostanzialmente, in Europa, non prendeva nemmeno in esame le forme societarie italiane per la complicazione burocratica ed io l’ho pregato di guardarsi le normative attuali, chè gli ultimi governi hanno fatto molto per semplificare, per farci assomigliare ad un paese moderno.
questi avranno tutte le ragioni del mondo, in punta di filologia del diritto, ma non si rendono nemmeno conto del danno reputazionale che fanno al paese.

Come dargli torto.